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PMI E GOVERNANCE: 11 REGOLE PER LA STABILITÀ AZIENDALE

business people Foto: Pixabay
L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Questo è l’esordio della nostra Costituzione, al quale noi ci sentiamo in dovere di aggiungere una parte fondamentale: l’economia del nostro Paese si basa soprattutto sulle Pmi, quelle piccole e medie aziende che, sparse su tutto il territorio, contribuiscono a diffondere l’eccellenza italiana nel mondo. È importante per noi insistere su alcuni concetti-chiave quali l’internazionalizzazione, la digitalizzazione e la partecipazione attiva al mercato globale per poter sopravvivere.

Recentemente Il Sole 24 Ore ha pubblicato un articolo, frutto della ricerca di Nedcommunity, dove si mettevano in evidenza le 11 regole che le Pmi devono seguire per poter crescere economicamente e avere stabilità. Nedcommunity è l’associazione italiana degli amministratori non esecutivi e indipendenti, componenti degli organi di governo e controllo delle imprese; la decisione di pubblicare il vademecum dedicato alle aziende parte dalla volontà di rendere ancora più forte ed efficace la presenza a livello internazionale delle stesse. Prima di guardare all’estero quindi, è bene adottare una buona governance interna: punti di partenza e riferimento devono essere un codice etico per garantire un ambiente interno fondato sui valori condivisi, ma anche l’esigenza di dare una giusta remunerazione per “attirare, trattenere e motivare persone della qualità necessaria all’azienda”. Ecco di seguito le 11 regole per le Pmi:

  1. Governance e tutela. In ogni Pmi deve esserci un quadro istituzionale di governance adeguato, che tenga debitamente conto dell’interesse che hanno eventuali soci minoritari.
  2. Codice etico. L’impresa si dota di un codice etico che esprima le caratteristiche dell’ambiente interno, tenendo conto dei valori fondanti.
  3. Advisory board al posto del Cda. L’impresa, nel caso in cui non ci sia un Consiglio d’Amministrazione, deve costituire un Advisory Board, fondamentale per coordinare l’azienda.
  4. Adeguato numero di dipendenti. Essi sono persone competenti, dal momento che apportano un certo valore, e autorevoli, poiché il loro parere è rilevante in relazione alle necessità dell’impresa.
  5. Compiti del Cda/Advisory Board. Tale organo deve supportare il capo dell’azienda nella definizione del codice etico e delle strategie aziendali: obiettivo ultimo infatti è quello di creare valore sul medio-lungo termine per gli stakeholder.
  6. Principi di funzionamento. I principi fondamentali di funzionamento del Cda sono i seguenti: il presidente coordina i lavori e definisce l’ordine del giorno, il Cda si deve riunire regolarmente. Destinatari delle decisioni sono i membri degli organi sociali, i quali vengono adeguatamente informati sull’attività dell’impresa, sul modello di business, sui rischi e le normative. Solitamente non si fa coincidere il presidente del Cda con il capo azienda, al fine di un migliore funzionamento delle parti.
  7. Controllo dei rischi. È essenziale dotarsi di un organo di controllo preposto ai diversi compiti, tra cui la formalizzazione della struttura, la necessità di un sistema di controllo della gestione e la presentazione, da parte del capo azienda, di una sistematica e sintetica informativa consuntiva economica.
  8. Valore strategico del controllo. Nonostante non sia obbligatorio, è bene istituire sempre l’organo di controllo.
  9. Giusto compenso. I livelli di remunerazione dei membri degli organi sociali devono attirare, trattenere e motivare le persone che abbiano le qualità necessarie allo sviluppo dell’impresa.
  10. Pianificazione e successione. I soci promuovono la pianificazione della successione del capo azienda: l’adozione di un piano preventivo aiuta sempre nell’assicurare una stabilità e una continuità all’impresa stessa.
  11. Comunicazione interna. Si parla sempre di comunicazione, ma al 99% delle volte ci si riferisce al classico scambio di informazioni con l’esterno e con i clienti o potenziali tali; la comunicazione interna invece ha la sua importanza nella definizione delle strategie aziendali, per cui è bene dedicarle il giusto spazio tra le diverse attività volte al profitto.
Questi sono, secondo Nedcommunity, gli step fondamentali per qualsiasi impresa. L’adozione della governance adeguata serve soprattutto a garantire stabilità e una buona immagine anche verso l’esterno; tutto ciò che succede all’interno di un’impresa infatti si riflette poi nell’andamento degli affari e nell'immagine dell'azienda stessa.
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